Cantarella Eva - 2007 - L'amore è un Dio. Il sesso e la polis by Cantarella Eva

Cantarella Eva - 2007 - L'amore è un Dio. Il sesso e la polis by Cantarella Eva

autore:Cantarella Eva
La lingua: ita
Format: mobi
Tags: Ancient, Psychology, General, Human Sexuality, Social History, History
ISBN: 9788807720826
editore: Feltrinelli
pubblicato: 2009-12-14T23:00:00+00:00


Achille e Patroclo.

Chi fosse Achille lo sappiamo bene. Ma chi era Patroclo? Era il figlio di Menezio, re di Oponto. Anche lui, come Achille, apparteneva all’aristocrazia greca: ma un incidente, quando era ancora un ragazzo, lo aveva costretto ad abbandonare la patria. Un giorno, giocando ai dadi, in un momento d’ira aveva ucciso senza volerlo un compagno di giochi. Per evitare che i parenti del morto lo uccidessero (un’altra storia di vendette), il padre era stato costretto ad accompagnarlo a Ftia, dove era stato accolto da Peleo, padre di Achille, e dove era cresciuto insieme a questi. Dapprima una grande amicizia, poi un grande amore. Da quel momento, Achille e Patroclo non si erano piů separati, neppure in guerra, dove Patroclo aveva seguito Achille e dove con lui era rimasto sino alla morte: anche quando nella tenda di Achille era arrivata Briseide, schiava di guerra e concubina.

Come le coppie maschili vivessero gli amori di uno dei due con una donna, č cosa che non viene mai detta: resta a noi cercare di immaginarlo. Ma non č facile, data la radicale diversitŕ della nostra mentalitŕ e della nostra morale sessuale. Quel che č certo, comunque, č che l’amore tra Achille e Patroclo finisce solo quando Patroclo viene ucciso. La disperazione di Achille č indescrivibile: l’unico scopo della sua vita, ormai, č uccidere Ettore. Per questo, solo per questo, torna a combattere, dopo che, offeso da Agamennone, si era ritirato dal combattimento. E al termine dei funerali di Patroclo, quando il cadavere viene issato sulla pira, Achille fa sgozzare ben dodici prigionieri troiani.

Il suo stato č tale da indurre sua madre Teti a scendere dall’Olimpo per cercare di ricondurlo alla ragione: “Hai pianto Patroclo abbastanza,” gli dice, “adesso per te č arrivato il momento di prendere una moglie”. Ai nostri occhi singolare, la raccomandazione di Teti č piů che comprensibile alla luce dell’etica sessuale greca: le relazioni fra uomini erano consentite, ma non dovevano essere esclusive, non dovevano portare a dimenticare il dovere civico di prendere moglie. Per Achille l’etŕ era giunta. Teti sente il bisogno di ricordare al figlio che la vita deve continuare secondo le regole stabilite, alle quali neppure un grande amore puň sottrarlo.

La frase di Teti č particolarmente interessante in quanto inserita in una descrizione del rapporto tra Achille e Patroclo che nell’Iliade, anche se chiara, č tuttavia in qualche modo sfumata, mai esplicitamente dichiarata. Ma che di amore si trattasse, e non di semplice amicizia, č cosa sulla quale gli antichi non avevano alcun dubbio. Cosě dicono esplicitamente Platone, Eschine, lo pseudo-Luciano. Sofocle aveva scritto una tragedia, andata perduta, il cui titolo era Gli amanti di Achille. Achille e Patroclo sono la prima coppia di uomini amanti della letteratura greca.



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